Il termine "Italodance" trae origine dall'Italodisco degli anni '80. Tuttavia, curiosamente, non definisce la produzione da ballo italiana nel momento in cui appare il termine Dance a sostituire "Disco", ma ben dopo. Se negli anni Ottanta, infatti, si intendeva con Italo Disco un preciso genere da ballo, ovvero l'apporto italiano alla Disco Music, quando poi la dance italiana diventa un genere mainstream e soprattutto internazionale, capace di influenzare Europa e Americhe, e si incomincia a parlare di dance music (o più precisamente di Eurodance/Eurodisco), ma non di Italodance, proprio poiché trattasi di musica la quale, sebbene prodotta in Italia, sia globale. Se le produzioni italiane dance negli anni 1989 - 1995 erano quindi internazionali, quando poi nella metà degli anni Novanta la musica da ballo prodotta fuori dall'Italia entra massicciamente in scena (dalla Trance tedesca e olandese fino alla House francese, e così via), viene coniato il termine Italodance per definire non tanto la dance prodotta in Italia, ma piuttosto la musica dance prodotta in Italia che segue canoni italiani (locali) al di fuori degli standard internazionali.
Questo è il motivo per il quale, sebbene dischi come Satisfaction di Benny Benassi, prodotto a Reggio Emilia, siano italiani, non vengono inseriti nel contesto di Italodance.
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